Il presidente di Fimaa Italia: "Il problema degli affitti non dipende dalle locazioni brevi”
05/05/2025
Ma quali sono le cause e le possibili soluzioni per questa situazione?
La carenza di una adeguata offerta di case in affitto crea un problema di canoni di affitto spesso insostenibili. Ma quali sono le cause e le possibili soluzioni per questa situazione? Secondo Santino Taverna, presidente di Fimaa Italia, non è detto che siano gli affitti brevi la causa di tutti i mali, nè che eliminarli sia l'unica soluzione. Ne ha parlato a idealista/news suggerendo alcune mosse che il Governo potrebbe attuare per sostenere il mercato locatizio.
“In Italia ci sono oltre 35 milioni di abitazioni con 9,5 milioni di immobili sfitti, - spiega Taverna, - un tema che impone delle riflessioni nel momento in cui esiste un problema di domanda di locazione che non incontra un’adeguata offerta. Qualcuno pensa che questo problema sia causato dagli affitti brevi a uso turistico; i dati Istat però mostrano che gli immobili in affitto breve sono meno del 2 per cento, circa 650 mila unità su tutto il territorio nazionale, quindi certo non possono rappresentare la causa di questa situazione”.
Qual è la causa allora?
Le cause vanno cercate altrove. Ad esempio, in Italia abbiamo una disciplina locatizia che tutela principalmente il conduttore e meno il proprietario. Infatti una problematica è quella degli inquilini morosi, con il proprietario che deve pagare imposte su canoni non percepiti finché lo sfratto non diventa effettivo. Oppure c’è il problema dei tempi entro cui l’abitazione viene liberata dall’inquilino moroso, e delle ulteriori spese da sostenere se la casa non è stata lasciata in condizioni ottimali. Un altro problema è di ordine economico: stipendi non aggiornati al costo della vita, persone che si trovano in difficoltà a sostenere i canoni di locazione come anche ad accedere al credito per l’acquisto di casa con un mutuo.
Quali potrebbero essere le possibili soluzioni?
Creare una disciplina locatizia che tuteli il proprietario, perché è la paura che i proprietari hanno di affittare l’immobile a medio lungo termine quella che frena l’immissione di immobili sul mercato delle locazioni. Un altro aiuto può essere ripristinare il fondo di garanzia Consap sui mutui, il che consentirebbe alle famiglie di accedere più facilmente un mutuo e comprarsi la casa con gli stessi soldi di un canone d’affitto, alleggerendo in tal modo il mercato locatizio.
La direttiva case green rientra nel gruppo dei problemi o delle soluzionI?
La direttiva europea Case green bisogna impone che gli impianti di un immobile vadano rimessi a norma e ciò crea ulteriore spesa per i proprietari, i quali magari preferiscono tenerla sfitta che sostenere spese per un efficientamento. Il patrimonio immobiliare è praticamente rimasto invariato dalla sua costruzione, non abbiamo mai conosciuto un periodo di massiccio ripristino ed efficientamento, e anche il fatto che molti immobili siano frazionati crea un problema nei condomini per trovare accordi per efficientare gli edifici. Quindi il governo dovrebbe erogare un contributo più consistente per le famiglie meno abbienti ed essere di aiuto nel processo di di adeguamento energetico degli immobili.
Guarda il video qui >> Intervista a Santino Taverna
Visto su Idealista/news